Incontro con S.E. il Cardinale Betori, il Sindaco di Firenze, Nardella e la Prefetta, Guidi
“Marzo 2020 - Marzo 2021. Un anno di emergenza raccontato dai Report della Caritas di Firenze”.
Questo il tema dell’incontro che si svolgerà sabato 27 marzo, alle ore 11.30 e a cui interverranno S.E. il Cardinale Giuseppe Betori, il Sindaco di Firenze, Dario Nardella e la Prefetta, Alessandra Guidi.
L’evento, trasmesso sul canale Youtube della Caritas e in streaming sul sito di Toscana Oggi e Radio Toscana, ha come obiettivo quello di tracciare un bilancio degli effetti della pandemia nel nostro territorio a un anno di distanza dal suo inizio, e di proporre soluzioni attraverso un dialogo tra istituzioni.
Al centro della riflessione i dati emersi dai Report dell’Osservatorio delle povertà e delle risorse, raccolti nell’ultimo numero, dal titolo: “A un anno dall’inizio del Covid-19: il ‘volto della povertà’ nella diocesi di Firenze”. “Un’iniziativa che vuole essere anche un segno di speranza e di rinascita per la città”, come afferma Riccardo Bonechi, direttore Caritas diocesana, nell’esprimere tutto il suo ringraziamento nei confronti delle autorità che ne saranno protagoniste.
La tavola rotonda, spiega ancora Bonechi, “vuole inoltre porsi sulla scia della straordinaria figura di Giorgio La Pira, i cui valori e parole sono da considerarsi oggi come mai, una guida”: “Questo momento di condivisione mi ricorda – dichiara – l’immagine della Città Celeste, rappresentata dal nostro Cardinale, quella Terrena, dal Sindaco Nardella, e la sfera educativa, del rispetto civico, della legge, dalla Prefetta Guidi, che daranno il loro contributo su un lavoro, quello dei Report, che scatta una fotografia su quelle che sono state le esigenze e le difficoltà di una situazione drammatica che ci ha presi di sorpresa, ma a cui siamo riusciti a dare risposte grazie alla collaborazione di tutti gli attori sul territorio”.
“Questo tempo – prosegue Giovanna Grigioni, referente Osservatorio Caritas – ci spinge infatti ad interrogarci, sia come Caritas che come singoli individui e cittadini, sulle risposte che stiamo mettendo in campo”. “Per questo credo che sia il momento di fare un passo in più, di mettere a sistema la forte rete di solidarietà che è nata e si è consolidata durante la pandemia. Come? Riuscendo a trovare un soggetto che si faccia carico del coordinamento, in modo che la persona che si trova nel bisogno, possa essere assistita attraverso una presa in carico totale e integrata”, conclude.
Lo studio dell’Osservatorio Caritas: Il contesto nazionale e regionale.
Prima dell'emergenza Covid-19, in Italia si contavano 4,6 milioni di persone in condizione di povertà assoluta, il 7,7% della popolazione residente, pari a 1,7 milioni di famiglie (6,4%). Dalle stime preliminari di Istat, pubblicate lo scorso 4 marzo, emerge come dopo i timidi segnali di ripresa del 2019, nel 2020 si sia registrato un forte aggravamento della situazione che ancora non ha raggiunto il suo apice, grazie agli ammortizzatori sociali nazionali e regionali messi in atto. Ad oggi infatti le famiglie in povertà assoluta sono oltre 2 milioni, per un numero complessivo di individui di 5,6 milioni, raggiungendo i valori più elevati dal 2005. Un aumento, secondo lo studio, a cui fa seguito un calo record – il più accentuato dal 1997– della spesa per consumi delle famiglie tornata ai livelli del 2000 (2.328€, -9,1% rispetto al 2019) e in linea con la diminuzione generale del Pil.
Anche in Toscana la situazione non va però meglio: da una prima simulazione realizzata dall'Irpet – per quantificare l'impatto della pandemia sul nostro territorio occorrerà almeno un anno – emerge infatti come le persone che vivono sotto la soglia di povertà siano 121.000, pari al 5,4% della popolazione (nel 2019 erano 106.000, pari al 5,2%). Dati che registreranno un probabile peggioramento non appena termineranno gli ammortizzatori statali e regionali.
Ma veniamo al fenomeno della povertà nella diocesi di Firenze…
Secondo il Report, dall’analisi dei dati MIROD e dalle interviste ad operatori e volontari attivi nei servizi Caritas e Fondazione Solidarietà Caritas Onlus, emerge un quadro complesso ed articolato della povertà: crescono i “nuovi poveri”, persone che fino a marzo 2020 non avevano mai avuto bisogno di aiuto e che adesso fanno fatica ad affrontare le spese ordinarie. Non solo. Rispetto al passato emergono altre nuove tendenze: come quella che vedeva un costante “ringiovanimento delle povertà”, sempre più spostata nella fascia giovanile della popolazione (0-18 e 18-34), e che ora pare arrestarsi mentre torna a crescere la popolazione nella fascia di età lavorativa (35-44 e 45-54).
Accanto ai dati lo studio raccoglie anche le testimonianze degli operatori e dei volontari quotidianamente impegnati in Caritas e Fondazione Solidarietà Caritas Onlus. Nelle loro parole risuonano con grande forza da un lato la preoccupazione per ciò che avverrà nei prossimi mesi e dall’altro la voglia di mantenere al centro l’attenzione per la persona, l’importanza dell’approccio pedagogico e la necessità della presa in carico integrata dei soggetti che si trovano in uno stato di bisogno.