Tieni tempo?
Si è conclusa la seconda edizione di “𝗧𝗶𝗲𝗻𝗶 𝗧𝗲𝗺𝗽𝗼?”, l’incontro nazionale organizzato da Caritas Italiana che ha riunito i giovani impegnati nelle Caritas di tutta Italia.
Anche Caritas Firenze era presente con Giada e Alessandro, accompagnati dall’operatrice Sabrina, per vivere insieme a tanti coetanei un’esperienza di confronto, crescita e condivisione.
Due parole hanno guidato questi giorni intensi: #Cazzimma e #Speranza.
La prima, nel suo significato più autentico, rappresenta la grinta, la tenacia e il coraggio di affrontare le sfide trasformandole in opportunità. La seconda è quella luce che si accende anche nei momenti più bui: è la forza di continuare a cercare il bene, sempre.
“Tieni Tempo?” non è solo un evento, ma un vero e proprio cammino in cui i giovani riscoprono il loro ruolo attivo nella Chiesa e nella società, intrecciando relazioni, sogni e impegno per costruire comunità più giuste e solidali.
Scorri la pagina e leggi le riflessioni di Sabrina, Giada e Alessandro!
Sabrina Carbone, operatrice Caritas Firenze
"I tre giorni a Napoli in occasione della seconda edizione di “Tieni Tempo?”, organizzata da Caritas Italiana per i giovani attivi nelle Caritas diocesane, sono stati densi e difficilmente riassumibili in poche righe.
Illuminante è stato sicuramente l’incontro con don Mimmo Battaglia, arcivescovo di Napoli, e la sua provocazione: “Siete protagonisti o rimorchiati?”. Le sue parole preziose hanno risuonato come un invito a vivere la vita appieno, ricordandosi che cadere fa parte del gioco e rialzarsi è sempre possibile, anche con l’aiuto degli altri. Riconoscere i propri errori e ricominciare nella speranza, facendo ciò che si può con ciò che si ha, senza mai smettere di credere in sé stessi.
Come ha raccontato Francesco Sica, da dj nei luoghi più iconici della nightlife europea a teologo e insegnante di religione nelle scuole della provincia di Napoli, che ha fatto ballare tutti a conclusione della prima giornata.
Sorprendente è stata Nisida, la cui strada in salita percorsa a piedi per arrivare al carcere minorile parla la stessa lingua di quelle esperienze. È lunga e un po’ ripida, forse faticosa, ma con un panorama sensazionale da godersi lungo il cammino: cogliere le occasioni che la vita ci pone davanti, cogliere il bello anche nella fatica. Questo è ciò che è emerso anche dalle testimonianze degli educatori dell’IPM, che hanno raccontato un lavoro non semplice, ma dove le soddisfazioni si possono trovare anche nelle cose più piccole, o nelle storie di due ragazzi ospiti del carcere minorile, che si sono messi a disposizione per raccontare soprattutto il loro presente e le loro prospettive future, perché dagli errori si può sempre rimediare.
Ispiratrice è stata la tenacia dei giovani di Soccavo, impegnati – per sé stessi ma soprattutto per la propria comunità – su tematiche importanti come l’emergenza educativa, il lavoro e il protagonismo giovanile, e sulla crisi bradisismica che pone gli abitanti di fronte a un interrogativo non facile: andarsene o restare.
Affascinante Pozzuoli, con la sua cattedrale-tempio dal soffitto stellato e le panche ondulate a memoria dello sbarco di San Paolo, il Rione Terra con i suoi vicoli vuoti e il prezioso progetto “Puteoli Sacra”, riscatto sociale per i giovani provenienti dall’area penale del territorio.
Audace il Rione Sanità e le parole di don Antonio Loffredo, che ha sottolineato la centralità dell’essere comunità e dei giovani di un territorio, e l’importanza di offrire e cogliere occasioni. L’incontro con la Fondazione di Comunità “San Gennaro”, la visita alla chiesa blu di Santa Maria Maddalena in via dei Cristallini, la Cooperativa “La Paranza” che ci ha accompagnato durante la visita alle Catacombe di San Gennaro: tutte sono state testimonianze tangibili della potenza di chi lavora per cambiare le cose e costruire presente e futuro , diventando speranza per sé stessi e per gli altri, con tanta “ cazzimma ”.
Per me, giovane che lavora con i giovani, tutti questi vissuti, parole ed esperienze hanno risuonato al doppio della frequenza.
Tre giorni che confermano quanto l’impegno, la passione e la comunità possano davvero trasformare il territorio e le vite di chi lo abita, insegnando a credere nei sogni e nella possibilità di fare la differenza nella propria vita e in quella degli altri. " - Sabrina Carbone
Giada Rinaldi, volontaria Young Caritas Firenze e già operatrice volontaria in servizio civile
" Molto spesso ci chiediamo cosa sia questa famosa cazzimma napoletana. Provo a spiegarla da quello che vissuto in questi tre giorni vissuti a Napoli con Caritas.
A Napoli si nasce con un dono e una condanna: la cazzimma e la speranza. Due forze che si combattono ma allo stesso tempo si completano. La prima è quella scintilla ruvida che ti fa sopravvivere anche quando non c’è più niente da perdere. La seconda è la luce che resiste anche quando la realtà sembrerebbe spegnerla ogni giorno. Non è una contraddizione, è Napoli.
In certi quartieri, la vita si misura in resistenza.
A Nisida, l’isola che non sembra isola, ma carcere e confine, ci crescono ragazzi che hanno visto troppo presto il volto della punizione e troppo tardi quello dell’occasione. Ragazzini che, invece di andare al mare, lo guardano da dietro le sbarre. Ma pure lì, tra quelle mura, c’è chi sogna, chi riscatta la propria storia. C’è chi scopre che la cazzimma non deve per forza diventare ferocia: può essere anche forza di volontà, orgoglio, fame di futuro.
Poi c’è il Rione Sanità, ventre profondo e nobile di Napoli, pieno di ferite e di arte. Un quartiere che per anni è stato lasciato ai margini, conosciuto solo solo per il degrado e criminalità. Ma che oggi cambia. Cambia nella faccia dei giovani che aprono cooperative, dei bambini che entrano in teatro invece che in strada, come ci è stato raccontato da Enzo, un ragazzo cresciuto nel rione sanità. Ci sono ragazzi che grazie alla loro arte restituiscono bellezza dove prima c’era solo rassegnazione.
La comunità si riappropria degli spazi: la Basilica di Santa Maria alla Sanità, le Catacombe di San Gennaro, la Chiesa di Santa Maria Maddalena ai cristallini, tornano a essere non solo storia, ma anche futuro. Ci si incontra non solo per necessità, ma per costruire.
Una cosa sola però fa fatica a cambiare… le difficoltà restano: disoccupazione, l'emergenza educativa, la criminalità organizzata che ancora seduce chi ha poche alternative. Ma nonostante questo rimangono le voci, le idee, le battaglie silenziose. C’è una generazione che si rimbocca le maniche con la cazzimma giusta, quella che non schiaccia, ma risale.
Napoli non è una città semplice ma è una città viva.
E dove c'è vita, c’è conflitto, ma anche trasformazione.
In questo equilibrio instabile tra la rabbia e la poesia, tra la cazzimma che ti difende e la speranza che ti guida, si gioca il destino di tanti.
Di Nisida. Della Sanità. Di un popolo che cade e si rialza sempre.
Grazie a Caritas Firenze e Caritas Italia per aver reso questa esperienza emozionante ma soprattutto formativa per noi giovani ragazzi.
Grazie. " - Giada Rinaldi
Alessandro De Prophetis, operatore volontario in servizio civile
“La seconda edizione di “Tieni Tempo?” si è svolta all’insegna della condivisione e della fraternità, come d’altronde auspicato dal Direttore di Caritas Italiana, Don Marco Pagniello, quando siamo stati accolti nell’Eremo di Camaldoli. A livello personale, le esperienze che mi hanno segnato maggiormente sono proprio le testimonianze che sono state condivise: sia quelle nel programma, di chi da decenni si prodiga ad assistere i più deboli, sia di altri ragazzi, che ho avuto il piacere di conoscere, e con cui ho trascorso questi tre giorni. Di seguito, ne riporto tre – per ragioni di spazio – tra quelle che mi hanno segnato maggiormente, con annessa qualche piccola riflessione.
Subito dopo l’accoglienza, Mons. Pasquale Battaglia, Arcivescovo di Napoli, ha condiviso con noi alcune storie che hanno influenzato il suo percorso di vita, e, inevitabilmente, hanno influenzato anche il nostro. Storie come quella di Stefano, segnata da drammi familiari prima, e dalla dipendenza dopo, non possono non fare breccia in chi ascolta, e da subito mi hanno fatto comprendere che cazzimma e speranza sarebbero stati i due cardini per i giorni a venire.
Come più volte ci è stato spiegato, infatti, la cazzimma, intesa in senso positivo, indica la capacità di superare gli ostacoli con scaltrezza e determinazione, e Stefano, a partire dall’incontro con Mons. Mimmo Battaglia, lottò per uscire dal dramma della dipendenza e riuscì, facendo appello a tutta la speranza e alla voglia di vivere che aveva in sé, a riprendere in mano la propria vita.
Così come quella di Stefano, anche le storie provenienti dal Carcere minorile di Nisida sono state molto significative: grazie agli educatori del carcere, due ragazzi ci hanno parlato della loro esperienza, e mi hanno stupito la consapevolezza che hanno mostrato riguardo alla loro condizione, ma soprattutto l’umanità con cui ci hanno confidato il loro sogno di diventare parrucchiere l’uno e cuoco l’altro. Questo incontro, infatti, mi ha dato modo di riflettere su come, nei confronti di mondi come il carcere, io spesso abbia uno stigma, nonostante i miei tentativi di accogliere le esperienze altrui senza pregiudizi.
E proprio per costruire un futuro migliore, contro i pregiudizi dilaganti sul Rione Sanità, si è adoperato Don Antonio Loffredo mentre era Parroco del Rione, in cui ci ha accolto e di cui ci ha parlato. In un quartiere in cui i giovani spesso crescevano in una sistematica mancanza di prospettive, la trasformazione a cui ha dato avvio ha avuto come caposaldo il “fare”: ovvero,
adoperarsi testardamente per dare al Rione e a chi lo vive non solo la speranza, ma la possibilità concreta di un’alternativa al venire inghiottiti dalla criminalità.
La resistenza di chi ha contribuito a dare nuova vita al Rione Sanità, la forza di volontà di chi vive da protagonista in spazi complessi come il carcere – che sia da una parte o dall’altra delle sbarre –, l’umanità di chi da sempre mette se stesso a servizio della comunità, dei più deboli, degli ultimi, mi hanno trasmesso degli insegnamenti per cui sono grato e che non avrei potuto ricevere con lo stesso vigore, se non fosse stato per questa esperienza.
Concludo la mia riflessione con lo stesso brano che l’ha aperta, tratto dalla testimonianza del Mons. Battaglia: dopo il riscatto, e dopo aver aiutato anche altri ragazzi ad uscire dal tunnel della dipendenza, Stefano è stato portato via prematuramente dall’AIDS, ma le ultime parole che consegnò al Mons. Battaglia di fronte alla morte rimarranno il dono più grande che mi è stato fatto in questi tre giorni:
“Mimmo, non ho paura, lotterò. La guarderò negli occhi, perché mi deve trovare vivo. Ma tu che puoi, dillo ai ragazzi, dillo a tutti i ragazzi, che questa vita è bellissima e vale la pena viverla. E viverla fino in fondo.” - Alessandro De Prophetis
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COMUNICATO STAMPA DELL'INIZIATIVA
«Dalla notte della paura alla luce dell’alba. Camminando insieme in silenzio per la
pace»
Firenze, 20 Settembre 2025
Il nostro tempo è segnato dal pianto.
Donne che fuggono con i figli in braccio, bambini che piangono sotto le bombe, famiglie spezzate
dalla violenza. Oggi, mentre parliamo, oltre 63 guerre insanguinano il mondo : conflitti dimenticati
e conflitti sotto i riflettori, tutti ugualmente crudeli. La sofferenza non conosce confini, e le vittime
più innocenti sono sempre i piccoli, i fragili, i senza voce.
Di fronte a questo scenario angoscioso, noi comunità cattoliche, protestanti, ortodosse, ebraiche,
musulmane, e laiche della città di Firenze, abbiamo scelto di dare vita a un gesto semplice ma
radicale: camminare insieme, di notte, in silenzio, per la pace .
Abbiamo scelto il silenzio perché di fronte agli orrori della guerra le parole non bastano, e spesso
rischiano persino di suonare vuote o retoriche. È il silenzio condiviso, più delle frasi gridate, a
custodire il dolore e a trasformarlo in invocazione autentica di pace.
Abbiamo scelto la notte perché è di notte che, nelle guerre, si colpisce più duramente: è
nell’oscurità che cadono le bombe, quando si vuole colpire senza pietà, quando la paura si fa più
intensa. Proprio nella notte, allora, vogliamo metterci in cammino: perché al buio dell’odio
rispondiamo con il passo umile e ostinato della fraternità, nella certezza che l’alba della
pace possa ancora arrivare.
La notte del 20 settembre, a partire dalle ore 21.30 , ci ritroveremo presso la Comunità delle
Piagge , luogo simbolico di periferia e speranza. Da lì muoveremo i nostri passi, senza cartelli né
slogan, ma con la sola forza del silenzio condiviso.
Lungo il percorso sono previste diverse soste di riflessione: momenti di ascolto, meditazione,
lettura, musica o semplice silenzio, per ricordarci che la pace si costruisce nella profondità e non
nel rumore.
Una tappa particolarmente significativa sarà in Piazza della Signoria, cuore civile della città.
In quel luogo, gli esponenti delle comunità partecipanti — cattoliche, protestanti, ortodosse,
ebraiche, musulmane e laiche — si disporranno ,in silenzio, in cerchio, segno universale di
unità, uguaglianza e accoglienza reciproca. Nel cerchio non c’è un inizio né una fine,
nessuno è davanti e nessuno è dietro: tutti sono parte, tutti hanno lo stesso spazio. Sarà un
gesto potente e raro: le differenze non cancellate, ma unite in un unico desiderio, in un’unica voce
che grida senza parole il bisogno di pace.
La camminata si concluderà all’alba del 21 settembre, giornata mondiale per la pace , nella
suggestiva cornice dell’Abbazia di San Miniato al Monte, quando la luce del nuovo giorno
avvolgerà il nostro pellegrinaggio. Lì, dopo l’oscurità della notte, celebreremo insieme l’alba come
segno di speranza, riconciliazione e fraternità.
Per preparare interiormente questo gesto, sarà proposto, nella giornata del 19 settembre, a chi lo
desidera, un tempo di digiuno e di riflessione . Non come obbligo, ma come invito libero e
rispettoso di tutte le sensibilità. Un digiuno semplice, che per noi è davvero un sacrificio minimo
rispetto a quello che patiscono quotidianamente le popolazioni travolte dalla guerra: ma che,
vissuto insieme, può diventare segno concreto di solidarietà e di vicinanza, oltre che di
raccoglimento spirituale in vista della camminata.
Non siamo solo credenti delle diverse fedi: siamo donne ed uomini che non vogliono rassegnarsi al
buio di questo mondo. Crediamo che la pace non sia un’utopia, ma un cammino, che la giustizia
sia possibile, che la fraternità sia più forte dell’odio.
Invitiamo ogni donna e ogni uomo di buona volontà a unirsi a noi, anche solo per un tratto,
in questa camminata ecumenica e interconfessionale per la pace. Perché l’alba che
attendiamo non è di una singola fede, ma di tutta l’umanità. ...
Per il quarto anno consecutivo la Comunità dei Frati Minori Conventuali e l'Opera di Santa Croce , insieme alla Caritas diocesana e alla Fondazione Caritas Firenze , celebrano il giorno dell’Esaltazione della Santa Croce .
La festa sarà introdotta l'11, 12 e 13 settembre dal Triduo di Preparazione con la recita del Rosario alle 17.30 e la celebrazione liturgica delle ore 18.00 presieduta da don Daniele Rossi (giovedì 11), Padre Matteo Brena OFM (venerdì 12) e Padre Manuel Russo OP (sabato 13).
Sabato 13 settembre, alle ore 18.00, si svolgerà nel Cenacolo di Santa Croce l'incontro Costruire la pace , con testimonianze della Comunità di Rondine. L'evento sarà a ingresso libero fino a esaurimento posti.
Domenica 14 settembre in basilica ci sarà una Solenne Celebrazione Eucaristica presieduta da don Fabio Marella, vicedirettore della Caritas di Firenze. Al termine, alle ore 13.00, il chiostro di Brunelleschi ospiterà un'agape fraterna, organizzata dalla Caritas, dall'Opera di Santa Croce e dalla Comunità francescana.
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Condivisione
YOUng Caritas Days si è rivelato un momento significativo per sottolineare quanto siano fondamentali la formazione, il confronto e l’ascolto nel contesto del volontariato.
Confronto
Attraverso interventi coinvolgenti e spazi di riflessione autentica, i partecipanti hanno vissuto un’esperienza arricchente, tornando nei loro territori con nuove energie, idee e stimoli da mettere in campo per costruire una società più equa, accogliente e solidale.
Formazione
Il filo conduttore dell’intero evento è stato un messaggio forte e inequivocabile: impegnarsi per il bene comune richiede passione, apertura all’altro e capacità di trovare punti di incontro, anche nelle differenze.
Marzio Mori - Direttore Caritas Firenze
"Siamo profondamente grati e onorati di ospitare a Firenze gli YOUng Days, un evento che rappresenta non solo un momento di incontro e confronto per i giovani delle Caritas diocesane di tutta Italia ma anche un segno concreto di fiducia e speranza nel futuro.
Accogliere questo Forum nella nostra città è stato per noi un dono prezioso, frutto dell’impegno costante, della passione e della visione dei colleghi dell’area giovani di Caritas Firenze. A loro va il mio più sincero ringraziamento per il lavoro quotidiano, sempre animato da uno spirito autentico di servizio.
Grazie all'équipe nazionale di Young Caritas per aver scelto Firenze come luogo di questo incontro: ci sentiamo parte di una rete viva e appassionata, capace di generare cambiamento a partire dalle relazioni, dalle idee e soprattutto dalle persone."
Luca Orsoni, Responsabile Young Caritas Firenze
“Caritas Firenze ha accolto con piacere l’invito dell’Equipe Nazione ad ospitare a Firenze il Forum Young Caritas. Per noi è stata l’occasione per conoscere tante realtà diocesane che stanno impegnando tempo e risorse per dare uno spazio di protagonismo ai giovani.
Caritas dovrebbe comprendere che ha un potenziale enorme in termini di opportunità da offrire alle nuove generazioni attraverso i propri servizi che potrebbero diventare “palestre di vita” per chi la propria vita la sta costruendo.
Noi adulti siamo chiamati ad accogliere, sostenere ed accompagnare, lasciando da parte l’idea di essere sempre noi i primi protagonisti.
Auspico che questi giorni di confronto e condivisione, grazie anche alle tante testimonianze che abbiamo ascoltato, ci aiutino nel percorso di accompagnamento dei tanti giovani che ogni giorno incontriamo. ”
Don Marco Pagniello, Direttore Caritas Italiana
"Speriamo sempre di più di avere giovani capaci di aprirsi a una speranza nuova, per far sì che attraverso il loro aiuto si possa costruire speranza. Siamo nell’anno del Giubileo dedicato proprio alla speranza, don Tonino Bello diceva che la speranza non basta annunciarla ma va organizzata e nell’organizzare la speranza: è importante che ognuno faccia la sua parte".
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Lo Sport Oltre i Confini - Terza Edizione
Il 18 maggio 2025 si terrà la terza edizione della manifestazione LO SPORT OLTRE I CONFINI,
⌚dalle ore 10.30 alle 17.30
📍presso il campo di atletica "B. Betti" in via del Filarete 5/a a Firenze !
Per partecipare è necessario iscriversi gratuitamente al link di seguito: https://www.caritasfirenze.it/ninja-forms/30pm96/
A CHI È RIVOLTO . L'evento è destinato a tutte le famiglie con bambini dai 3-4 anni fino ai giovani di 20 anni circa. È una giornata il cui scopo è quello di favorire l'integrazione tra tutti i nostri giovani e i cittadini del territorio attraverso lo sport e il gioco.
GLI SPORT PRESENTI . I partecipanti potranno provare sport quali calcetto, freccette, ping-pong, pallavolo, basket , dodgeball e atletica.
ATTIVITA' PER I PIU' PICCOLI . Inoltre, ci saranno i gonfiabili per i bambini più piccoli e attività ludiche (truccabimbi e molto altro)!
NON SOLO SPORT . Ci sarà un momento di animazione musicale grazie all’associazione Volont Music!
UN PICCOLO GESTO PER VOI . A tutti i partecipanti verranno regalati numerosi gadget e un premio “educativo".
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Graduatorie provvisorie in attesa di approvazione da parte del Dipartimento per le Politiche Giovanili e il Servizio Civile Universale per i progetti:
Cittadini Invisibili - Firenze
In cammino con gli ultimi a scuola e non solo - Toscana (codice sede: 180311)
Non solo scuola 2024 (codice sede: 180311)
In cammino con gli ultimi - Firenze
Le graduatorie riportano il codice della domanda al posto del nome e cognome della persona candidata.
La data di avvio dei progetti è fissata al 28 maggio 2025.
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Leggi il Messaggio del Papa per la VIII Giornata Mondiale del Povero 2024
Scarica il Sussidio per la VIII Giornata Mondiale del Povero 2024
VI Giornata Mondiale del Povero
V Giornata Mondiale del Povero
IV Giornata Mondiale del Povero
VII Giornata Mondiale del Povero
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Calendario degli eventi del Festival 2025!
10, 11, 12 settembre Pace con Il Creato _ Santa-Verdiana_Festival-del-Creato_2025
14 Settembre _ In Pace con il Creato _ Camminata al Passo del Giogo
Domenica 21 settembre _ ComunitàinCammino2025 _ S. Vincenzo a Torri S. Caterina a Cerbaia e S. Giovanni in Sugana
Domenica 21 settembre, giovedì 2 e domenica 5 ottobre _ Parrocchia di San Severo a Legri
Sabato 27 settembre _ La Meraviglia _ Parrocchia di Santa Maria Novella
Domenica 26 settembre _ Alimentazione e Movimento _ Oasi Laudato Sì
Mercoledì 1 ottobre _ Festa di Riapertura _ Parrocchia di S. Andrea a Empoli
Mercoledì 1 ottobre _ Celebrazione per la Custodia del Creato _ Parrocchia di Immacolata e S. Martino a Montughi
Venerdì 3 ottobre _ Il lascito della Laudato Sì nell'Oggi e nel Domani
Venerdì 3 ottobre _ 10 anni Laudato Sì _ Parrocchia di Sacro Cuore del Romito
Sabato 4 ottobre _ Creato per Te _ Parrocchia di S. Francesco e S. Chiara a Montughi
Sabato 4 ottobre _ Tempo del Creato _ Missionari Comboniani
Sabato 18 ottobre _ Festa del Sorriso_ Parrocchia di S. M. Ausiliatrice a Novoli
Mercoledì 22 ottobre _ Musica Insieme _ Parrocchia dell'Ascensione
Scarica il calendario degli eventi del Festival!
Venerdì 6, sabato 7 e domenica 8 settembre - "Minicampo sul tema dei Quattro elementi" - parrocchia S. Stefano in Pane
Mercoledì 11 settembre - "Puliamo il mondo" - Parrocchia di Santa Verdiana a Castelfiorentino
Giovedì 12 settembre - "Laboratori di riciclo" - parrocchia B.V.M. dell'Immacolata a Sesto Fiorentino
Sabato 14 settembre - "Tavola rotonda Festival del Creato" e "Aperitivo contadino e cena del mercato" - parrocchia S. Maria a Mercatale
Sabato 14 settembre - "Svelare" - Parrocchia di Sant'Alessandro a Giogoli
Martedì 17 e Giovedì 19 settembre - "Mini Grest" - Parrocchie Ugnano, Mantignano e Sollicciano
Sabato 21 settembre - "Prendersi cura delle piantine" e "Concorso Fotografico Laudato il Creato"- S. Giusto a Ema
Domenica 22 settembre - "Passeggiate nel creato" - Parrocchia S. Maria dell'Antella
Domenica 22 settembre - "Facciamo rete" - Oasi Laudato Si'
Venerdì 27 settembre - "Laboratorio del baratto" - parrocchia di San Mauro a Signa
Martedì 1 ottobre - Festa di riapertura - Collegiata Sant'Andrea a Empoli
Venerdì 4 ottobre - "Sacro Cuore in festa" - Parrocchia del Sacro Cuore
Sabato 5 ottobre - Riqualificazione e pulizia degli spazi - Parrocchia della Beata Vergine Maria Madre delle Grazie all'Isolotto
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La Caritas Diocesana ha da sempre ritenuto la cura del creato una priorità : per questo motivo da anni svolgiamo attività di formazione e sensibilizzazione in scuole, parrocchie e luoghi di aggregazione. L’attività pastorale, infatti, non può esimersi dal considerare la Terra il più grande dono da salvaguardare e custodire.
Il Festival del Creato è un’iniziativa che ha lo scopo di stimolare proposte per riflettere insieme sulla cura del Creato . Si svolge dal 1 al settembre al 4 ottobre 2025. L’idea è quella di realizzare questa esperienza insieme alle parrocchie per creare un cammino condiviso di ecologia integrale. Alla luce di ciò, ogni parrocchia è invitata ad organizzare un momento di animazione per la propria comunità parrocchiale (e non solo) in cui sensibilizzarsi ad un uso più attento e curato dei beni della Terra. Ogni parrocchia che creerà un evento, sarà inserita all’interno del calendario “Il Festival del Creato” che verrà pubblicato sul nostro sito.
FOTO "IN PACE CON IL CREATO" _ CAMMINATA AL PASSO DEL GIOGO
FOTO "CELEBRAZIONE PER LA CUSTODIA DEL CREATO" _ PARROCCHIA DI S. MARTINO A MONTUGHI _ 2025
FOTO "FESTIVAL DEL CREATO" _ PARROCCHIA DI S. SEVERO A LEGRI _ 2025
FOTO "FESTA DI RIAPERTURA" _ PARROCCHIA DI S. ANDREA A EMPOLI _ 2025
FOTO "LA MERAVIGLIA" _ BASILICA DI SANTA MARIA NOVELLA _ 2025
FOTO "CANTICO DELLE CREATURE" _ PARROCCHIA DI S. FRANCESCO E S. CHIARA A MONTUGHI _ 2025
FOTO "PACE CON IL CREATO" _ PARROCCHIA DI S. VERDIANA CASTELFIORENTINO _ 2025
Foto Minicampo - Parrocchia Santo Stefano in Pane
Foto Tavola Rotonda e Aperitivo contadino - Parrocchia Santa Maria a Mercatale
Foto del progetto "Prendersi cura delle piantine" e del concorso fotografico "Laudato il Creato - Parrocchia S. Giusto a Ema
Foto dell'iniziativa "Facciamo rete" - Oasi Laudato Si' (Casa Comboniani)
Foto dell'evento "Svelare" - Parrocchia Sant'Alessandro a Giogoli
Foto dei Laboratori di riciclo con i bambini - Parrocchia B.V.M dell'Immacolata a Sesto Fiorentino
Foto Laboratorio del Baratto - Parrocchia San Mauro a Signa
Foto "Puliamo il mondo!" - Parrocchia Santa Verdiana
Foto del progetto "Riqualificazione e pulizia degli spazi" - Parrocchia della Beata Vergine Maria Madre delle Grazie all'Isolotto
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OUR OFFICE
445 E 86 W 27th St # 601
New York
NY 10028
USA
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Leggi il comunicato stampa di della III edizione di “Narrazione Circolare Racconto di una Pediatria differente"
Leggi la relazione di Padre Nuccio Puglisi, direttore di Caritas Catania
Scopri i disegni realizzati dai bambini e dalle bambine palestinesi ospiti nelle nostre strutture
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Creature senza voce - Bambini migranti nel canale di Sicilia è il titolo della terza edizione di Narrazione Circolare. Racconto di una pediatria differente , il Congresso organizzato da SIMPE (Associazione italiana medici pediatri). Una sessione pensata per coinvolgere e informare il territorio che sarà dedicata al tema della migrazione dei bambini in Sicilia, una lotta nascosta, dove ragazzi e ragazze, spesso senza la protezione di adulti, intraprendono un pericoloso viaggio attraverso il Mediterraneo.
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L'edizione precedente (in attesa del 18 maggio 2025):
Domenica 19 maggio 2024 evento al campo 'Bruno Betti' di Soffiano.
Protagonisti i ragazzi accolti nelle strutture di Caritas e i loro coetanei fiorentini
Una giornata all’insegna dello sport, dell’integrazione, della conoscenza e del divertimento. L'appuntamento è per domenica 19 maggio 2024, dalle ore 10 alle 17,30, al campo di atletica 'Bruno Betti' di Soffiano per la seconda edizione dell'evento “Lo sport oltre i confini”, organizzato da Caritas Firenze in collaborazione con Fondazione solidarietà Caritas Ets e grazie al supporto dell'ufficio Young Caritas.
L’iniziativa è totalmente gratuita e aperta a bambini, ragazzi e giovani adulti, che avranno la possibilità di cimentarsi in tornei, giochi e prove sport di calcetto, tennis tavolo, freccette, basket, danza e molti altri. Tutti saranno seguiti da istruttori qualificati messi a disposizione delle società che hanno aderito all’iniziativa. L'evento nasce dall'idea di realizzare un momento di incontro tra i bambini e i ragazzi ospiti accolti nelle strutture Caritas e i loro coetanei fiorentini, per favorire la conoscenza reciproca, l’inclusione e l’integrazione attraverso il linguaggio universale dello sport. Sarà un’occasione unica per divertirsi, socializzare e provare una vasta gamma di discipline sportive in un ambiente aperto e accogliente, capace di superare barriere linguistiche e culturali.
"Un evento che testimonia, ancora una volta, come lo sport possa servire ad abbattere barriere e aiutare a superare i confini, collaborando a creare integrazione nelle nostre comunità - ha sottolineato l'assessore allo sport Cosimo Guccione - lo sport non può essere vissuto solo come fenomeno di alto livello: a noi piace soprattutto quello di base, che aiuta bambini e bambine a diventare uomini e donne adulti e a conoscere i loro coetanei, da qualunque parte del mondo arrivino. Ringrazio a Young Caritas, la collega Ivana Palomba, il Csi che supporta organizzativamente l'evento e le società sportive che hanno aderito al progetto".
"Da sempre un nostro obiettivo fondamentale è lo sport per tutte per tutti, lo sport come veicolo di coesione sociale, di costruzione di comunità. Per questo abbiamo accolto a braccia aperte questo progetto e abbiamo messo a disposizione tutte le nostre relazioni con il territorio - ha dichiarato il presidente del Quartiere 4 Mirko Dormentoni - questa giornata è stata preparata insieme alle società sportive del quartiere ma anche le associazioni e le cooperative sociali, come quelle degli educatori di strada, ci aiuteranno a coinvolgere ragazzi e ragazze che con più difficoltà fanno sport e farli incontrare, confrontare divertire tutti insieme". "La comunità del Quartiere 4 ha un'elevata capacità di partecipazione, di cittadinanza attiva - ha aggiunto - ed è anche per questo che sarà una bella manifestazione".
“La seconda edizione de ‘Lo sport oltre i confini’ sottolinea ancora una volta come ci siano valori che non devono conoscere limiti – affermano Claudia Melli, operatrice area Young Caritas Firenze e Luca Orsoni, coordinatore dei servizi Caritas e responsabile dell’area Young – il sogno da cui è nata questa iniziativa è quello di creare uno spazio di conoscenza e scoperta tra i ragazzi del territorio fiorentino e i giovani accolti nelle nostre strutture. Lo sport ha la capacità di aiutare la realizzazione di questo sogno perché è un linguaggio conosciuto da tutti ed aiuta l’abbattimento del pregiudizio. L’attività sportiva diventa così uno strumento per abbattere quei confini che, molto spesso, sono solo immaginari. Ci auguriamo che questo luogo di incontro favorisca la consapevolezza di essere tutti parte della stessa comunità umana, dove ognuno possa riconoscere il valore inestimabile dell’altro. Infine, sottolineiamo che tutto ciò è stato possibile grazie all'aiuto del Comune di Firenze, del Comune di Scandicci, del Quartiere 4, dell'educativa di strada del quartiere 4, del CSI e di tutte le importanti associazioni sportive che si sono rese disponibili”.
“Lo sport è da sempre sinonimo di inclusione ma anche di evasione. Durante la pratica sportiva non esistono distinzioni, l'obiettivo è comune e il tuo fisico riesce a farti comunicare anche dove le barriere culturali e linguistiche esistano – dice Ivana Palomba , assessore allo sport del Comune di Scandicci – per questo motivo abbiamo da subito sostenuto questo progetto perché ‘Sport oltre i confini’ è un'occasione, per tutti noi”.
Scopri LO SPORT OLTRE I CONFINI 2024
Scopri LO SPORT OLTRE I CONFINI 2023
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I nostri contatti
Direttore: Marzio Mori
Tel.: 055 2763785
Email: mori@caritasfirenze.it
Vicedirettore: Don Fabio Marella
Tel.: 055 2763784
Email: donfabiomarella@caritasfirenze.it
Segreteria: Lucia Cammilli e Giuseppe Passaseo
Tel.: 055 2763784
Email: segreteria@caritasfirenze.it
Referente comunicazione: Santina Morciano
Tel.: 055 411872
Email: santina.morciano@caritasfirenze.it
Per appuntamenti o informazioni:
Tel.: 055 2763784
Email: segreteria@caritasfirenze.it
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Sogni in crescita!
Sasha Gheri, AVS a Casa San Paolino
Sono Sasha, ho venti anni. Quando ho iniziato il mio anno di volontariato sociale cercavo un’esperienza in cui mettermi in gioco, in cui avrei potuto conoscere ed aiutare il prossimo .
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Francesca, AVS a Casa San Michele
L’esperienza dell’anno di volontariato sociale è stata senz’altro formativa, mi ha permesso di conoscere tante altre realtà che mi hanno sicuramente arricchito, aiutandomi a crescere come persona
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Martina, AVS a Castelfiorentino
Le esperienze che ho fatto sono state di insegnamento. Mi hanno insegnato a stare a contatto con persone che non hanno molto.
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Ginevra, AVS all'ambulatorio Stenone
Con l'esperienza fatta con AVS ho scoperto un mondo di bellezza e aiuto verso il prossimo , un mondo che sento mi appartenga e di cui vorrò sempre fare parte.
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Gabriele, AVS alle Cascine del Riccio
Dopo l'esperienza del Servizio Civile ho deciso di proseguire il mio servizio in Caritas scegliendo il percorso dell’a nno di volontariato sociale. Nel mentre ho portato avanti i miei studi.
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Margherita, AVS a Casa San Michele
Il mio anno di volontariato sociale mi ha portato gratitudine e coraggio grazie al confronto con operatori e utenti.
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Domenica, AVS a Casa Santa Chiara
La mia esperienza a Santa Chiara è stata un’ esperienza meravigliosa . Ho legato con qualsiasi ospite della struttura prendendo a cuore ognuna delle loro storie e mi sono sentita appagata e completa nell’offrire il mio aiuto.
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Un uomo è ricco in proporzione al numero di cose delle quali può fare a meno
VI Giornata Mondiale del Povero
V Giornata Mondiale del Povero
IV Giornata Mondiale del Povero
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L'idea nasce dalla volontà di Pietro e Lavinia di provare ad insegnare le tecniche base della fotografia a tutti coloro che ne sono affascinati ma che, per un motivo o per l'altro, non hanno mai potuto approcciarvisi.
I due ragazzi, giovanissimi, hanno così preparato una serie di undici incontri durante i quali avranno modo di mettere a disposizione il loro sapere in ambito fotografico. Durante il laboratorio sono previste anche alcune gite in esterna per scattare foto.
Gli elaborati finali, realizzati dai partecipanti, verranno esposti in una mostra fotografica incentrata sul tema della cura , centrale e fondamentale nella realtà di Caritas.
Il laboratorio si svolgerà in via Arcangelo Corelli, 89 tutti i mercoledì dalle ore 18.00 alle ore 20.00 dal 4 ottobre al 6 dicembre 2023.
Iscriviti qui!
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Giovanni Antoci,
Casco Bianco nelle Filippine
Scarica e leggi il diario di bordo cliccando qui
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PROGRAMMA
1° giorno:
Ore 06:30 partenza da Villa Costanza
Ore 07:00 partenza da casello autostradale Impruneta
Per Roma con bus G.T. riservato . Arrivo a Roma, pranzo libero. Nel pomeriggio visita guidata al Palazzo del
Quirinale. Trasferimento all’Istituto Religioso, cena e pernottamento.
2° giorno:
prima colazione. Passeggiata di circa 20 minuti per raggiungere Piazza San Pietro per l’Udienza Generale
con Papa Francesco. A seguire celebrazione della S. Messa e tempo libero per visite individuali e per il pranzo
libero. Nel pomeriggio partenza in bus riservato per il rientro nei punti di partenza.
Quota di partecipazione a persona*:
€ 162,00 min. 45 partecipanti
€ 182,00 min. 35 partecipanti
€ 25,00 supplemento singola
(inclusa gestione pratica con assicurazione pari al 2.10% non rimborsabile)
le quote possono subire adeguamenti valutari, carburante e delle tasse aeroportuali fino a 20 giorni prima della partenza. Il programma del viaggio/pellegrinaggio è soggetto a realizzazione al raggiungimento del minimo partecipanti specificato e l’ordine delle visite potrebbe subire variazioni in loco per ragioni indipendenti dalla nostra volontà.
TERMINE ULTIMO ISCRIZIONI: 14 LUGLIO 2023
Per tutti i dettagli clicca qui
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Il progetto "OLTRE I NUMERI"
Secondo il report redatto da Caritas Firenze a Ottobre 2022 sono 5740 le persone che nello stesso anno si sono rivolte agli sportelli dei centri d’ascolto territoriali. Vi siete mai chiesti chi ci sia dietro ogni singolo numero? Avete mai provato ad immaginare le storie delle persone che si trovano in difficoltà? E poi, avete mai pensato che queste persone non sono emarginati della società ma semplicemente uomini e donne che hanno momentaneamente una situazione economica, sociale o familiare complicata? Abbiamo provato a dare delle risposte a queste domande non solo con le parole ma anche con uno strumento di comunicazione tra i più potenti e diretti che esista: la fotografia.
Abbiamo voluto documentare le storie di queste persone, attraverso situazioni e volti, e lasciare spazio alle loro storie. Abbiamo rivolto a ciascuno tre semplici domande:
1. Ti farebbe piacere raccontarci la tua esperienza?
2. Qual è il ricordo più felice per te?
3. Se tu potessi fare un viaggio, dove vorresti andare e cosa faresti?
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Puoi fare la tua donazione tramite BONIFICO BANCARIO i ntestato a:
Arcidiocesi di Firenze - Caritas Diocesana
IBAN: IT66 D010 3002 8290 0000 0173 594
Causale: interventi di sostegno alluvione Emilia Romagna
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Contatti
Luca Orsoni - Responsabile Ufficio
Tel. 055.412728 - +393473367668Mail. orsoni@caritasfirenze.it
Santina Morciano
Tel. 334 1408446
Mail. santina.morciano@caritasfirenze.it
Claudia Melli
Tel. 333 9355354
Mail. claudia.melli@caritasfirenze.it
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Cos'è (a cura di Pietro Cassini e Fabio Marsala)
Secondo il report redatto Caritas Firenze a Ottobre 2022 sono 5740 le persone che nello stesso anno si sono rivolte agli sportelli dei centri d’ascolto territoriali. Vi siete mai chiesti chi ci sia dietro ogni singolo numero? Avete mai provato ad immaginare le storie delle persone che si trovano in difficoltà? E poi, avete mai pensato che queste persone non sono emarginati della società ma semplicemente uomini e donne che hanno momentaneamente una situazione economica, sociale o familiare complicata? Abbiamo provato a dare delle risposte a queste domande non solo con le parole ma anche con uno strumento di comunicazione tra i più potenti e diretti che esista: la fotografia. Abbiamo voluto documentare le storie di queste persone, attraverso situazioni e volti, e lasciare spazio alle loro storie, riportandole così come ce le hanno raccontate. Abbiamo rivolto a ciascuno tre semplici domande:
ti farebbe piacere raccontarci la tua esperienza? qual è il ricordo più felice per te?
se tu potessi fare un viaggio dove vorresti andare e cosa faresti?
Scopri le date della mostra cliccando qui (date in aggiornamento)
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Programma
9:00 - 13:00
Saluti
di Sara Funaro , Assessora all'Educazione, Welfare e Immigrazione del Comune di Firenze
di S. Em. Card. Giuseppe Betori, Arcivescovo di Firenze e Presidente Caritas
e di Riccardo Bonechi, Direttore di Caritas Firenze
Tavola rotonda con i relatori:
S. E. Mons. Carlo Roberto Maria Redaelli (Presidente di Caritas Italiana)
Dott. ssa Flaminia Vola (Dicastero per il Servizio dello Sviluppo Umano Integrale)
Don Marco Pagniello (Direttore di Caritas Italiana)
Modera: Domenico Mugnaini (Direttore di Toscana Oggi)
Interverranno:
Don Fabio Marella (Vicedirettore di Caritas Firenze)
Diac. Luca Orsoni (Coordinatore dei servizi di Caritas Firenze)
Marzio Mori (Responsabile area accoglienza e giustizia della Fondazione Solidarietà Caritas)
Conclusioni
Riccardo Bonechi (Direttore di Caritas Firenze)
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ASCOLTA L'INTERVISTA: clicca qui per ascoltare
"Mi chiamo Stefania, ho vissuto per quattro anni per strada, poi ho avuto un infarto, ho dovuto abbandonare la vita di prima e trovare un appoggio in questa struttura.
Mi piace fare queste interviste per parlare di questo posto, perché sono grata a tutte le persone che lavorano qui e che mi hanno aiutata tanto, dagli operatori alla direttrice. A febbraio ho conosciuto una persona a cui sono affezionata e perciò vorrei dire che questa struttura porta anche l’amore. Da quando sono qui sto meglio, ho ripreso anche a parlare e ad avere un rapporto con mio figlio.
Il ricordo a cui sono più affezionata è sicuramente un ricordo del passato. Il più bello è stato la nascita di mio figlio, mentre sono contenta di avere avuto la forza di superare i momenti difficili e ricominciare una nuova vita.
Vorrei tanto andare a Venezia, non ci sono mai stata e mi piacerebbe vedere la città insieme alla persona a cui voglio bene."
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"Mi chiamo Claudio, sono un ospite della struttura per l’emergenza freddo. Fino a due anni fa lavoravo come allevatore di cani, poi, purtroppo, a causa di un’ulcera, ho perso una gamba, e di conseguenza ho perso il lavoro, la casa. Arrivati a questo punto ti guardi in tasca, non hai una lira, e non c’è altra scelta che appoggiarsi a qualcuno. Spero di ripartire in qualche modo e di trovare un lavoro per finire gli anni che mi mancano alla pensione.
Il ricordo a cui sono più affezionato è sicuramente la nascita dei miei tre figli, sono state tre emozioni diverse ma comunque momenti molto importanti e spero di ripartire nella mia vita anche per loro.
Se potessi fare un viaggio, andrei sicuramente a Pantelleria. Ci sono stato e mi è rimasta nel cuore, è un’isola bellissima, come anche Lampedusa. Quando ero lì ho avuto la fortuna di vivere dei giorni in una famiglia di pescatori, e mi sono reso conto che loro vivono veramente, perché si accontentano del niente e sono felici, mentre noi che abbiamo tutto non siamo mai soddisfatti."
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"Mi chiamo Vittorio, ho 74 anni e sono ospite della struttura per l'emergenza freddo perché sono rimasto senza casa. Nella vita ho svolto diversi lavori, poi purtroppo sono rimasto vedovo e quindi ho dato una mano per comprare una casa ai miei figli. Ora però mi ritrovo senza un posto in cui dormire e ho bisogno di strutture come questa. Durante il giorno passo il tempo con alcuni amici di vecchia data, stiamo insieme, a volte vado a vedere l'opera a teatro. Cerco di vivere la vita nel modo migliore possibile, anche perché bisogna avere la forza e il coraggio di andare avanti.
Fra le tante cose sono stato anche nella Squadra Azzurra di sci, e per me è un ricordo molto bello perché sono stato campione toscano nel 1974 e campione italiano nel 1975, durante l’apice di questa mia esperienza.
Sono stato in Australia molto tempo fa ma mi piacerebbe tornarci, anche per mangiare la carne del caimano, una delle migliori del mondo, che lì preparano molto bene. Mi piacerebbe però anche visitare meglio l’Italia, soprattutto il Sud, che immagino sia un posto bellissimo. Ma, in fondo, mi basta stare tranquillo."
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"Sono Tommy, vivo a Firenze da 35 anni e qui sono cresciuti i miei figli, poi mi sono separato da mia moglie e ho dovuto lasciare loro e la casa. Non li vedo da sei anni. Ho svolto diversi lavori, dopo la separazione ho iniziato a fare l'artista di strada, e ancora oggi faccio spettacoli fuori dagli Uffizi. Anche se sono rimasto senza casa, senza moglie e senza figli, non sono veramente solo, perché le persone che intrattengo mi fanno compagnia. Fra pochi giorni, quando questa struttura chiuderà, sarò costretto a dormire tra i cartoni ma io in strada resisto poco e avrei bisogno di un'altra struttura che magari mi possa anche curare perché ho la cirrosi epatica e anche il diabete. Per questo ogni giorno che mi sveglio ringrazio Dio di essere ancora vivo.
Tra i ricordi a cui tengo particolarmente ci sono i momenti in cui stavo con la mia famiglia e con i miei figli sono stato sempre contento.
Vorrei tornare nel mio paese, in Polonia, anche se ci sono stato qualche mese fa e mi sono divertito tanto, però anche se ero là sentivo la mancanza dell’Italia, degli spaghetti."
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"Mi chiamo Claudia, per quattro anni sono stata in mezzo alla strada, poi sono venuta qui a Casa San Paolino da un anno e mezzo, anche se mi piacerebbe andarmene per cambiare posto, zone, situazioni. Qui a Firenze ho una persona a cui tengo tanto, che ho conosciuto per strada e che ora è in carcere. Ha fatto i suoi sbagli nella vita, ma ci sono molto affezionata, e, se potessi, vorrei rivederlo subito.
I miei ricordi più a cui sono più affezionata sono legati a questa persona, ai momenti passati con lui in mezzo alla strada, sia quelli belli sia quelli brutti.
Ho vissuto per anni a Bologna, lì ho incontrato per la prima volta la persona a cui tengo tanto, e ci vorrei tornare, perché conosco bene i posti, la gente, e mi piacerebbe rivederli."
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"Sono Rohan, ho 48 anni e mi trovo alla struttura per l’emergenza freddo. Vivo e ho lavorato qui in Italia da quasi 30 anni. Prima avevo una casa, ora mi ritrovo senza un centesimo in tasca, però non voglio elemosine, perché mi sembrerebbe brutto chiederle. L'unica persona che mi ha aiutato e mi ha fatto venire qui è stato un avvocato, che mi ha tolto dalla strada. Per farmi vivere mia madre mi spedisce dei soldi dal mio paese, lo Sri Lanka, invece mia sorella, che sta qui a Firenze, non li può più mandare perché mio cognato non vuole e lui mi ha anche picchiato per questo. Ora non ho nemmeno più contatti con mia sorella, altrimenti mio cognato si arrabbierebbe e mi farebbe di nuovo del male. Sono però grato all’operatore di questa struttura: tutte le mattine mi abbraccia come un padre, un padre che non ho mai conosciuto, mi dà un aiuto ad essere uomo, è una bravissima persona e mi vuole molto bene.
Un ricordo bello e particolare è quando stavo a casa mia con i miei gattini. Ora vorrei tornare in una mia casa, trovare un lavoro e vivere una vita migliore.
Mi piacerebbe andare in Sri Lanka, dalla mia mamma. Le voglio molto bene e lei lo vuole a me. Qui in Italia ho molte preoccupazioni, e mi rifugio nel bere, mentre lì sono tranquillo e non ho bisogno di altro."
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"Sono Benedict, sono stato prima in Svizzera e dal 2003 vivo in Italia. Anche la mia famiglia vive qui a Firenze, mio figlio studia. Ho lavorato per quasi venti anni come lavapiatti, poi ho smesso perché stavo male, bevevo troppo, e ancora i miei figli non mi parlano per questo. Mi sono rovinato, ho sbagliato tutto per l’alcool.
La cosa più bella sono i miei figli, quando li ho visti mi sono detto che la mia era una vita bella.
Mi piacerebbe andare in Germania, dove ho alcuni grandi amici, che mi dicono sempre di andare a trovarli, però ora voglio restare dove sono i miei figli, non voglio lasciarli."
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"Mi chiamo Doina, ho 33 anni, vengo dalla Moldavia e sono arrivata qui a Febbraio del 2020 per motivi di salute del mio bambino, che aveva un tumore cerebrale. Ha fatto degli interventi nel nostro Paese e anche in Turchia, poi quando la malattia è diventata più aggressiva abbiamo preso la decisione di venire qui, dove il trattamento sarebbe stato più efficace, e abbiamo scelto di rivolgerci al Meyer. Successivamente sono arrivati anche mio marito e mio figlio più piccolo, Emiliano, e siamo stati ospiti di Casa Matilde fino a Dicembre 2020, quando mio figlio ha perso la sua battaglia contro il tumore. Piano piano ci siamo organizzati per continuare a vivere qui in Italia e tutt’ora siamo ancora in contatto con le persone che ci hanno ospitato ed aiutato, tanto che ho deciso di fare volontariato come interprete in questa struttura per i bambini che scappano dalla guerra in Ucraina e si rifugiano qui. Cerco anche di aiutare le famiglie ad integrarsi, perché so quanto sia difficile arrivare in un paese di cui non si sa la lingua, in cui non si ha un riferimento.
Il ricordo più bello sono le giornate passate qui a Casa Matilde perché è la mia casa, e ogni volta che torno qui mi sento come quando andavo a casa di mia nonna, in Moldavia, da piccola.
Se avessi la possibilità mi piacerebbe andare a casa mia; la Moldavia è un posto bellissimo, anche se non ci sono né il mare né grandi montagne abbiamo tanti vigneti, e poi ci ho vissuto momenti belli e importanti."
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Young Caritas
Cos'è. Young è un’opportunità per giovani U30 di mettersi in gioco e diventare protagonisti del proprio presente. Come? Grazie all’orientamento di quattro stelle polari che dopo il primo forum nazionale di Young Caritas tenutosi a Roma l’9-10 dicembre 2021 sono diventate la base del manifesto della rete delle Young Caritas italiane.
Il protagonismo dei giovani. Young Caritas vuole essere uno spazio dei giovani e per i giovani , aperto e dinamico, flessibile e multitasking, in cui i giovani stessi abbiano la possibilità di essere non solo coinvolti ma protagonisti , mettendosi in gioco in prima persona in un’esperienza creativa e dinamica.
La rete Young Caritas. Anche laddove ci sono muri o confini, youngCaritas accetta la sfida di guardare e andare oltre. Nel mondo, in Europa, in Italia, sul territorio, youngCaritas si propone di intessere reti e costruire ponti, facendosi promotrice di una pastorale integrata finalizzata a conoscere l’altro, a condividere idee, esperienze, buone pratiche, a collaborare sperimentando nuove sinergie, a promuovere le competenze, le attività e il lavoro degli altri.
L'esperienza del dono di sè. Attingendo alla solida e gioiosa consapevolezza della carità come linguaggio universale, youngCaritas si propone di essere uno spazio in cui tutti i giovani, di qualsiasi background o credo, possano fare esperienza e scoprire la bellezza del dono di sé . Un’esperienza necessariamente multiforme, flessibile, differente per ciascuno nei tempi, nei modi, nelle prospettive. Un’opportunità che non vuole limitarsi ad essere un’occasione di servizio , ma che, partendo dai desideri spesso ancora indefiniti e dagli aneliti di bene dei giovani stessi, attraverso un loro reale coinvolgimento, offra loro la possibilità discoprire una logica diversa, che interpellala vita: quella logica della Caritas cristiana che, proprio perché tale, non è estranea a nessun ambiente e all’interno di nessun ambiente si può circoscrivere.
L'accompagnamento. YoungCaritas promuove e si muove in un’ottica di alleanza intergenerazionale che chiede agli adulti la libertà interiore di essere tra quelli che «si preoccupano di dar vita a processi più che di ottenere risultati immediati» e ai giovani di imparare a sporcarsi le mani, mettendosi in gioco e assumendosi le responsabilità che questo comporta. In profonda sintonia e sinergia con Caritas e i suoi valori, youngCaritas raccoglie la preziosa tradizione ereditata dalle precedenti generazioni, e si impegna a continuare a scrivere l’identità di Caritas nell’ entusiasmante consapevolezza che proprio ai giovani è affidata la missione di custodirla e tenerla viva, ascoltando il presente e sognando il futuro.
L'identità Caritas: servire per amore. L'ispirazione che anima anche i giovani di Young Caritas sono gli stessi che animano i servizi Caritas in tutto il mondo : è l’insegnamento sociale della Chiesa Cattolica . youngCaritas nasce in particolare nel contesto della comunità europea (Young Caritas Europe ) e si sta diffondendo velocemente in tutta Europa con l’obiettivo di incentivare la presenza e l’impegno giovanile nei servizi Caritas. Se proprio volessimo stabilire una data di nascita potremmo tenere come data il 21 Novembre 2018, data in cui è stata stilata la Dichiarazione di Vienna (in occasione della prima conferenza dei Young Caritas europei: 70 partecipanti da 31 paesi diversi ) in cui sono contenuti gli obiettivi generali. Nel panorama italiano il primo appuntamento nazionale è stato il 10 e 11 dicembre 2021 al Forum Mondialità di Roma: da questa data è stato redatto il Manifesto della rete youngCaritas .
Il manifesto di Young Caritas : l eggi e scarica il manifesto di Young Caritas cliccando qui.
Contatti: youngcaritas@caritasfirenze.it - Via Corelli, 85 - Firenze ...
Perché Niente Vada Perduto
“Lo spreco è l’espressione più cruda dello scarto” Papa Francesco
Il progetto “Perché niente vada perduto” si inserisce nella logica che vede contrapporsi da un lato lo spreco alimentare e materiale e dall’altro la crescente necessità di cibo in Europa. Nasce nel 2016 grazie a un gruppo di volontari che operano nella Mensa di via Baracca.
Obiettivi:
combattere lo spreco alimentare in due modi: in modo operativo e in modo pedagogico;
combattere lo spreco materiale dando vita a un modello di economia circolare.
Combattere lo spreco alimentare in modo operativo. Consiste nel recupero di alimenti che provengono da mense scolastiche e aziendali, mercati ortofrutticoli, supermercati, negozi, etc. Successivamente vengono consegnati alla Mensa Caritas e alle Caritas parrocchiali presenti nella diocesi di Firenze per aiutare le famiglie del territorio che ne necessitano. Le donazioni vengono segnalate : o inviando una email a nientevadaperduto@caritasfirenze.it o telefonando ai numeri +39 3383283669 o +393371183542.
Combattere lo spreco alimentare in modo pedagogico. Attraverso la formazione , con incontri e materiale divulgativo, per sensibilizzare la società civile ad un nuovo stile di vita più attento all'ambiente e alla salute.
Combattere lo spreco materiale. Consiste nel recupero di arredi, elettrodomestici, oggettistica, vestiario e altro. Come? Vengono inviate le foto e l'elenco dei prodotti donati all'email: nientevadaperduto@caritasfirenze.it Successivamente, le richieste sono condivise con una rete su Whatsapp dove attraverso i centri d'ascolto Caritas, si riescono a raggiungere e aiutare le famiglie nei bisogni materiali di vario tipo.
Perché Niente Vada Perduto: oggi. Il progetto, ad oggi, aiuta 50 Caritas parrocchiali con oltre 4600 famiglie assistite, più di 12000 persone aiutate . Ogni anno recupera 200 tonnellate di frutta e verdura, più di 100.000 confezioni di prodotti alimentari in scadenza. E non solo! Tante famiglie hanno beneficiato di arredi e aiuti per bambini.
Cosa puoi fare tu:
Volontariato : scrivendo a volontariato@fondazionesolidcaritas.it
Servizio civile : contattando serviziocivile@caritasfirenze.it - 3208213623 - 3341408446
Contatti:
Monia Montaleone: +39 3383283669 - +39 3371183542
nientevadaperduto@caritasfirenze.it
Via Baracca, 150 - Firenze
SCARICA LA BROCHURE : clicca qui
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Luca e Carla: centro d'Ascolto e area minori
Guarda l'intervista
Roseline e Laith: Mensa di Via Baracca e Centro d'Ascolto
Guarda l'intervista
Anna e Tommaso: Casa San Paolino e Area Minori Scandicci
Guarda l'intervista
Gregorio e Greta: Mensa di Via Baracca e Ufficio Scuola
Guarda la testimonianza
Gloria e Samuele: Casa San Paolino e Ufficio Scuola
Guarda la testimonianza
Francesco, Giulio e Giulia: SCU presso il Centro D'Ascolto
Ascolta la testimonianza
Lorenzo e Maria Luisa, SCU presso il Centro Diurno per Minori
Ascolta la testimonianza
Mohamed, SCU presso la Mensa di Via Baracca
Ascolta la testimonianza
Matilda, casco bianco in Albania
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Isabel, collaboratrice Ufficio Scuola
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Sabrina: Centro Sociale Baracca
Ascolta la testimonianza
Samuele e Alessio, SCU presso le Cascine del Riccio
Ascolta la testimonianza
Silvia e Giorgia, SCU presso Casa San Paolino
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Il 18 dicembre 2024 il Dipartimento per le Politiche giovanili e il Servizio Civile Universale ha pubblicato un Bando volontari per la selezione di 62.549 giovani da impiegare in progetti di servizio civile in Italia e all’estero. La scadenza per le domande da parte dei giovani è fissata al 18 febbraio 2025 alle ore 14.00.
Tutti i progetti proposti hanno una durata di 12 mesi. Tutte le informazioni tecniche sul Bando sono disponibili qui: https://www.politichegiovanili.gov.it/
Gli aspiranti operatori volontari devono presentare la domanda di partecipazione esclusivamente attraverso la piattaforma Domanda on Line (DOL) raggiungibile tramite PC, tablet e smartphone a questo link .
Per accedere ai servizi di compilazione e presentazione domanda sulla piattaforma DOL occorre essere riconosciuto dal sistema.
I cittadini italiani residenti in Italia o all’estero possono accedervi esclusivamente con SPID, il Sistema Pubblico di Identità Digitale. Sul sito dell’Agenzia per l’Italia Digitale (www.agid. gov .it/it/piattaforme/spid ) sono disponibili tutte le informazioni su cosa è SPID, quali servizi offre e come si richiede. Per la Domanda On-Line di Servizio civile occorrono credenziali SPID di livello di sicurezza 2. I cittadini di Paesi appartenenti all’Unione europea e gli stranieri regolarmente soggiornanti in Italia, se non avessero la disponibilità di acquisire lo SPID, potranno accedere ai servizi della piattaforma DOL attraverso apposite credenziali da richiedere al Dipartimento, secondo una procedura disponibile sulla home page della piattaforma stessa.
A questo link le informazioni specifiche su come si accede ai progetti di servizio civile della Caritas Italiana (sistema di selezione).
Le selezioni verranno effettuate presso le singole Caritas diocesane che propongono i progetti secondo un calendario che verrà pubblicato a chiusura del bando.
Cos'è il servizio civile universale?
Il Servizio civile universale è la scelta volontaria di dedicare alcuni mesi della propria vita al servizio di difesa , non armata e non violenta , della Patria, all’ educazione , alla pace tra i popoli e alla promozione dei valori fondativi della Repubblica italiana , attraverso azioni per le comunità e per il territorio.
Il Servizio civile universale rappresenta una importante occasione di formazione e di crescita personale e professionale per i giovani, che sono un’indispensabile e vitale risorsa per il progresso culturale, sociale ed economico del Paese.
Caritas - come organismo pastorale, in vista dello sviluppo integrale dell’uomo, della giustizia sociale e della pace , con particolare attenzione agli ultimi e con prevalente funzione pedagogica - è tra gli enti in cui è possibile prestare servizio civile . Clicca qui per guardare il breve video "Cos'è il Servizio Civile Universale"
Ricordati che:
Puoi presentare una sola domanda di Servizio Civile per un unico progetto, pena l’esclusione dal Servizio Civile.
Le candidature possono essere presentate esclusivamente on line tramite identità digitale Spid (Sistema di Identità Digitale). Per richiedere e ottenere le credenziali collegarsi al sito: http://www.agid.gov.it/it/piattaforme/spid
La piattaforma fornisce diverse modalità di registrazione, gratuitamente o a pagamento. Bisogna richiedere un livello di sicurezza pari o maggiore di 2.
Tutti i candidati dovranno compilare e inviare la domanda di partecipazione sulla piattaforma DOL – a cui è possibile accedere solo attraverso SPID – al seguente indirizzo: https://domandaonline.serviziocivile.it/
Attenzione: i cittadini appartenenti ad altri Paesi dell’Unione Europea e a Svizzera, Islanda, Norvegia e Liechtenstein, che ancora non possono disporre dello SPID, o i cittadini di Paesi extra Unione Europea in attesa di rilascio di permesso di soggiorno, potranno accedere alla piattaforma DOL attraverso apposite credenziali da richiedere al Dipartimento al sito https://domandaonline.serviziocivile.it/
Ecco i 5 progetti disponibili per fare il Servizio Civile Universale in Caritas Firenze: clicca qui!
5 buoni motivi per fare il Servizio Civile
Per vivere la dimensione comunitaria nel servizio sperimentando costantemente la solidarietà , l'integrazione , il confronto , la collaborazione !
Per conoscere e prestare servizio in situazioni di povertà, di disagio e di emarginazione!
Per diventare un cittadino attivo nel territorio mettendo a disposizione il proprio impegno e le proprie competenze per gli altri!
Per avere una formazione lungo tutto l’arco dei 12 mesi di servizio!
Per acquisire nuove competenze mettendosi alla prova nella comunità e nel mondo del lavoro!
Qualche data significativa
Legge 15 dicembre 1972 , n. 772 "Norme per il riconoscimento dell'obiezione di coscienza": con questa legge il Servizio Civile viene introdotto per la prima volta nel Parlamento italiano. All'inizio il Servizio Civile era previsto per coloro che rifiutandosi di prestare il servizio militare di leva perchè contrari all'uso delle armi , si dichiaravano o biettori di coscienza: si consentiva così l’assolvimento degli obblighi di leva attraverso la prestazione di azioni di impegno sociale non armato , riconducibili al concetto di difesa della Patria.
É dal 1977 che è possibile prestare servizio civile presso la Caritas. I punti chiave dei progetti del servizio civile in Caritas sono: il servizio in situazioni di povertà e di emarginazione ; la formazione lungo tutto l’arco dei 12 mesi di servizio; la dimensione comunitaria nel servizio e per chi lo desidera nella proposta di vita comunitaria; l' animazione delle comunità. Assumono un valore particolare i progetti all’estero in Paesi segnati dalla povertà , dal dramma della guerra o delle catastrofi naturali : si tratta dei progetti caschi bianchi .
Con il decreto legislativo del 6 marzo 2017 il Servizio civile diventa, da nazionale, universale. Clicca qui per guardare il breve video "Le date più significative del Servizio Civile Universale"
" Non dimentichiamo mai che il vero potere è il servizio. Bisogna custodire la gente, aver cura di ogni persona,
con amore, specialmente dei bambini, dei vecchi, di coloro che sono più fragili
e che spesso sono nella periferia del nostro cuore"
Per informazioni:
Luca Orsoni: 055412728
Santina Morciano: 3341408446
Email : serviziocivile@caritasfirenze.it
Dove ci trovi:
Via Corelli, 85 – Firenze
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Manifesto-rete-youngCaritas-in-Italia ...
Clicca qui per scaricare un primo Aggiornamento del Terremoto in Turchia e Siria. Così potrai trovare una serie di informazioni e di raccomandazioni per far sì che gli sforzi in atto a sostegno delle popolazioni colpite siano quanto più possibile coordinati e di effettivo supporto a quanto le Chiese locali stanno facendo.
Tali raccomandazioni sono particolarmente importanti in questa emergenza data la complessità del contesto socio-politico nei due Paesi e nell’area colpita in particolare nonché il delicato equilibrio in cui operano le Chiese. Per qualsiasi ulteriore informazione, potete contattare Caritas Italiana:
E-mail: TerremotoTurchiaSiria@caritas.it
Tel.: +39 06 66177259 / 247 / 501 / 268
Grazie per la collaborazione!
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I nostri contatti
Direttore: Marzio Mori
Tel.: 055 2763785
Email: mori@caritasfirenze.it
Vicedirettore: Don Fabio Marella
Tel.: 055 2763784
Email: donfabiomarella@caritasfirenze.it
Segreteria: Lucia Cammilli - Giuseppe Passaseo
Tel.: 055 2763784
Email: segreteria@caritasfirenze.it
Per appuntamento o informazioni:
Tel.: 055 2763784
Email: segreteria@caritasfirenze.it
Referente comunicazione: Santina Morciano
Tel.: 334 1408446
Email: santina.morciano@caritasfirenze.it
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Sei uno studente universitario e il tuo piano di studi prevede un tirocinio curriculare ? Vuoi mettere in pratica le tue conoscenze e acquisire nuove competenze utili per il tuo futuro professionale ?
Caritas Firenze offre la possibilità di personalizzare e adeguare il tuo progetto formativo agli obiettivi previsti dal tuo percorso universitario. Grazie alla molteplicità di ambiti di intervento in cui Caritas si trova ad operare, sarà possibile articolare il tuo stage o tirocinio formativo nell'ambito specifico del tuo corso di studi.
Avrai l'occasione di mettere in pratica le tue capacità. Questa esperienza potrà arricchire il tuo curriculum e la tua persona. ti darà modo di metterti in gioco in prima persona nel servizio di chi è più fragile, permettendoti di sperimentare la bellezza di una vita spesa per gli altri. ...
Aree di intervento Caritas
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Scopri cosa facciamo e cosa puoi fare tu per te stesso e per gli altri.
CONTATTACI:
segreteria@caritasfirenze.it
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Sussidio 1
“ Io e l’ambiente. Educazione ambientale” è un sussidio per le scuole primarie e secondarie di primo e secondo grado realizzato dall’Ufficio Scuola della Caritas diocesana di Firenze. Tale sussidio si propone di riscoprire con i ragazzi l’interconnessione con l’ambien te , come prendersene cura, come le risorse siano limitate e sia necessario educarci a vicenda sulle azioni da poter intraprendere per cambiare rotta tutelando tutti gli esseri viventi attraverso piccoli spunti di riflessione e suggerimenti di attività laboratorial i da poter sperimentare in classe.
Se nella lettura e nella messa in pratica di questo documento dovessi avere dubbi, richieste o chiarimenti puoi contattarci all'indirizzo email scuola@caritasfirenze.it
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Sussidio 2
“ Io e il Mio Vicino. Educazione relazionale e digitale “ è un sussidio per le scuole primarie e secondarie di primo e secondo grado realizzato dall’Ufficio Scuola della Caritas diocesana di Firenze. Tale sussidio si propone di fornire piccoli spunti di riflessione e suggerimenti di attività laboratoriali da poter sperimentare in classe impegnandosi ad avvicinare le nuove generazioni verso un’informazione consapevole , con un focus sui diritti e i doveri, per favorire la solidarietà e atteggiamenti di empatia verso l’altro . Se nella lettura e nella messa in pratica di questo documento dovessi avere dubbi, richieste o chiarimenti puoi contattarci all'indirizzo email scuola@caritasfirenze.it
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Sussidio 3
“ Io e il Mondo. Educazione Interculturale “ è un sussidio per le scuole primarie, scuole secondarie di primo e secondo grado realizzato dall’Ufficio Scuola della Caritas diocesana di Firenze. Tale sussidio si propone di decostruire tutte quelle barriere alimentate da pregiudizi e stereotipi che corrodono il nostro pensiero nell’incontro con la diversità, per celebrare la ricchezza di cui ogni persona si fa portatrice attraverso piccoli spunti di riflessione e suggerimenti di attività laboratoriali da poter sperimentare in classe.
Se nella lettura e nella messa in pratica di questo documento dovessi avere dubbi, richieste o chiarimenti puoi contattarci all'indirizzo email scuola@caritasfirenze.it
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Sei uno studente universitario e il tuo piano di studi prevede un tirocinio curriculare ?
Vuoi mettere in pratica le tue conoscenze e acquisire nuove competenze utili per il tuo futuro professionale ?
Caritas Firenze offre la possibilità di personalizzare e adeguare il tuo progetto formativo agli obiettivi previsti dal tuo percorso universitario.
Grazie alla molteplicità di ambiti di intervento in cui Caritas si trova ad operare, sarà possibile articolare il tuo stage o tirocinio formativo nell'ambito specifico del tuo corso di studi.
Avrai l’occasione di mettere in pratica le tue conoscenze e di accrescere le tue capacità.
Questa esperienza potrà arricchire il tuo curriculum e la tua persona. E ti darà modo di metterti in gioco in prima persona nel servizio delle persone più fragili, permettendoti di sperimentare la bellezza di una vita spesa per gli altri. ...
Young Caritas propone esperienze di volontariato presso strutture e sedi della Fondazione Solidarietà Caritas e/o della Caritas diocesana di Firenze o organismi collegati in specifici progetti pensati per i giovani dai 18 ai 28 anni .
I progetti individuali di volontariato sono attivabili durante tutto l'anno .
L'obiettivo è accrescere la capacità dei giovani di sperimentarsi in percorsi di servizio e accoglienza.
L’accesso al progetto avviene attraverso un colloquio informativo al fine di capire le aspettative del candidato e le possibilità di inserimento nei servizi proposti.
CONTATTI:
Santina Morciano: 3341408446
Mail: youngcaritas@caritasfirenze.it
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Centri d'ascolto
“Il primo servizio che si deve al prossimo è quello di ascoltarlo. Come l’amore di Dio incomincia con l’ascoltare la sua Parola, così l’inizio dell’amore per il fratello sta nell'imparare ad ascoltarlo” .
Le parole di Dietrich Bonhoeffer nel “La vita comune” descrivono con molta chiarezza quello che è il compito principale del Centro d’Ascolto . A tutti, infatti, viene offerto un ascolto attento e rispettoso e l’obbiettivo è quello di aiutare ciascuno a ritrovare la speranza in un futuro migliore anche in situazioni dove un cambiamento sembra impossibile.
L’ascolto è per noi strumento pastorale perché è un'occasione per incarnare nella quotidianità lo stile evangelico di chi si pone in atteggiamento di accoglienza e condivisione.
L’ascolto è per noi questione di spazio e tempo: di apertura, di impegno, di accompagnamento, di sostegno emotivo e psicologico, di tessitura di relazioni. Attraverso l’attenzione ai più deboli , intendiamo promuovere accoglienza, relazioni umane stabili, percorsi d’integrazione, di reinserimento e di promozione delle risorse personali e comunitarie.
L’ascolto è per noi uno stile , un atteggiamento evangelico e missionario . Il cuore è la relazione, dove chi ascolta e chi è ascoltato vengono coinvolti, con ruoli diversi, in un progetto che, ricercando le soluzioni più adeguate, punti a un processo pedagogico di liberazione della persona dal bisogno.
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Il CdA della Caritas diocesana, è una “porta aperta”: accoglie, incontra, ascolta, informa, orienta; stabilisce collegamenti con i CdA vicariali/parrocchiali di appartenenza delle persone in difficoltà e con le strutture necessarie, definendo con loro la risposta nella logica del “lavoro di rete”....
“Il primo servizio che si deve al prossimo è quello di ascoltarlo” . (Dietrich Bonhoeffer)
Il Centro di Ascolto della Caritas diocesana svolge il compito di rispondere a uno dei bisogni più profondi di ogni essere umano: sentirsi accolto e riconosciuto. Come Chiesa, siamo chiamati infatti a compiere il più importante gesto di carità nei confronti del prossimo, che è quello di ascoltare.
L’ascolto che si realizza in un CdA è innanzitutto stabilire un’efficace relazione di aiuto; sulla scia di una precisa visione antropologica: “un modo di guardare l’altro che sa riconoscere e suscitare la profonda dignità di ogni persona, il desiderio di felicità oltre al bisogno concreto, le risorse oltre alle richieste che ognuno porta con sé anche nei momenti più faticosi della vita”.
Un modo di concepire l’aiuto che “si sostanzia nella consapevolezza che la relazione con l’altro è la via privilegiata di conoscenza di sé e quindi di incontro con l’altro”....
L'Osservatorio delle povertà e delle risorse è uno strumento della Chiesa locale affidato alla Caritas, per rilevare sistematicamente le situazioni di povertà, disagio e vulnerabilità sociale, nonché il sistema di risposte messo in atto per contrastarle.
A chi si rivolge:
All'intera comunità cristiana
Alle istituzioni civili
All'opinione pubblica nel suo complesso
Obiettivi:
L’Osservatorio è uno strumento in grado di “leggere” le povertà e le loro trasformazioni, favorendo il dialogo con le realtà ecclesiali, civili ed istituzionali al fine di collegare i dati rilevati con la progettazione degli interventi per poter fornire risposte adeguate ai bisogni emergenti.
L’Osservatorio elabora periodicamente un rapporto sulle povertà attraverso i dati raccolti sia dalla rete dei Centri di Ascolto territoriali che dalle strutture afferenti alla Fondazione Solidarietà Caritas: strumento utile sia alla comunità ecclesiale per sviluppare una riflessione anche con gli altri ambiti di pastorale (catechesi, pastorale sociale del lavoro, pastorale giovanile, missionaria) sia alle istituzioni per interrogarsi sulle criticità presenti sul territorio ed elaborare nuove politiche sociali.
Scarica i nostri report
Referente Osservatorio Giovanna Grigioni:
Per informazioni:
Giovanna Grigioni:
Tel.: 320823623
Email: osservatorio@caritasfirenze.it
Dove ci trovi:
Via Faentina, 32 – Firenze
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L'Ufficio Scuola offre dei percorsi di sensibilizzazione e di formazione alle classi di ogni ordine e grado, sui temi caratterizzanti l'esperienza della Caritas (volontariato, stili di vita, diritti umani, immigrazione, carcere - si veda "Aree di intervento").
Il fatto di avere una "prevalente funzione pedagogica" (Statuto, Art. 1), vuol dire non limitarsi alla diffusione e alla promozione degli ideali che ci sono propri, ma farci interpreti dei cambiamenti che quotidianamente osserviamo nel mondo , perché sentiamo nostra la responsabilità di fornire alle future generazioni strumenti efficaci per la comprensione e la decodificazione della realtà, restando ad essa ancorati attraverso il collegamento ai temi dell’informazione, dell’accoglienza, della convivenza pacifica e della multiculturalità , così come ai temi dell’utilizzo delle risorse mondiali e della ricchezza e alla riflessione sugli stili di vita.
A nostro parere il coinvolgimento di bambini e adolescenti in una lettura critica del contesto nel quale si trovano a vivere, supportando lo sviluppo di una coscienza aperta e curiosa rispetto ai fenomeni, contribuisce alla rivitalizzazione di un rapporto con la memoria e con i saperi tradizionali e alla costituzione di un'identità consapevole a partire dalla quale interagire serenamente e pacificamente con l’altro.
Scopo dell’ Ufficio Scuola è realizzare nelle scuole (elementari, medie e superiori) delle diocesi della Toscana, nelle parrocchie, nei gruppi giovanili e con gli enti che si occupano della formazione dei giovani, percorsi educativi e di sensibilizzazione volti alla promozione della socializzazione, della responsabilizzazione e della partecipazione attiva alla vita della comunità, favorendo la diffusione del rispetto delle diversità, la valorizzazione delle diverse culture e religioni presenti nei territori.
Nello specifico si propongono percorsi educativi–laboratoriali di tipo modulare, diversificati per fasce d’età e contesti di origine , della durata di 2-3 incontri da 1-2 ore ciascuno.
Scopri i materiali e gli strumenti utili cliccando qui
Caritas Firenze offre la possibilità di fare un’esperienza formativa che può essere di servizio come incontro di persone dove, al centro, è presente la relazione d’aiuto e di conoscenza di realtà particolari del territorio per una maggiore consapevolezza e arricchimento personale.
Queste esperienze si inseriscono come attività extra-curriculari, previste nella riforma del sistema nazionale di istruzione e formazione (Legge 13 luglio 2015, n. 107). Tale legge prevede la possibilità, per le istituzioni scolastiche, di proporre ai propri studenti uno sviluppo delle competenze in materia di cittadinanza attiva e democratica attraverso la valorizzazione dell’educazione interculturale e alla pace, il rispetto delle differenze e il dialogo tra le culture, il sostegno dell’assunzione di responsabilità nonché della solidarietà, della cura dei beni comuni e della consapevolezza dei diritti e doveri.
Caritas Firenze ha individuato nella Fondazione Solidarietà Caritas una realtà con cui collaborare per il progetto di alternanza scuola–lavoro . Attraverso l’esperienza pratica a cui parteciperanno gli studenti iscritti nel secondo biennio, i ragazzi potranno avere un’occasione preziosa di crescita e arricchimento delle tematiche appartenenti alla mission Caritas.
Per attivare i percorsi A.S.L. occorre:
Stipulare apposita Convenzione tra l’Istituto scolastico e Caritas Firenze
Individuare il tipo di attività da proporre ai ragazzi
Per informazioni:
Claudia Melli
Tel.: 333 9355354/055413567
Dove ci trovi:
Via Corelli, 85 – Firenze
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Caritas Firenze offre la possibilità di fare un’esperienza formativa che può essere di servizio come incontro di persone dove, al centro, è presente la relazione d’aiuto e di conoscenza di realtà particolari del territorio per una maggiore consapevolezza e arricchimento personale.
Queste esperienze si inseriscono come attività extra-curriculari, previste nella riforma del sistema nazionale di istruzione e formazione (Legge 13 luglio 2015, n. 107). Tale legge prevede la possibilità, per le istituzioni scolastiche, di proporre ai propri studenti uno sviluppo delle competenze in materia di cittadinanza attiva e democratica attraverso la valorizzazione dell’educazione interculturale e alla pace, il rispetto delle differenze e il dialogo tra le culture, il sostegno dell’assunzione di responsabilità nonché della solidarietà, della cura dei beni comuni e della consapevolezza dei diritti e doveri.
Caritas Firenze ha individuato nella Fondazione Solidarietà Caritas una realtà con cui collaborare per il progetto di alternanza scuola–lavoro . Attraverso l’esperienza pratica a cui parteciperanno gli studenti iscritti nel secondo biennio, i ragazzi potranno avere un’occasione preziosa di crescita e arricchimento delle tematiche appartenenti alla mission Caritas.
Per attivare i percorsi A.S.L. occorre:
Stipulare apposita Convenzione tra l’Istituto scolastico e Caritas Firenze
Individuare il tipo di attività da proporre ai ragazzi
Per informazioni:
Claudia Melli:
Tel.: 333 9355354/055413567
Email: scuola@caritasfirenze.it
Dove ci trovi:
Via Corelli, 85 – Firenze
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La nostra storia
E' il 1970 quando papa Paolo VI scioglie la Pontificia Opera di Assistenza e crea la Caritas Italiana .
Due anni più tardi, il 28 settembre 1972 , in occasione del primo incontro nazionale delle Opere Diocesane di Assistenza, anche Firenze sceglie di aderire all'indicazione del Papa: nasce così la Caritas diocesana. L'ODA rimane comunque in carica e le vengono affidati alcuni servizi.
Con il decreto arcivescovile del 15 maggio 1973 nasce la Caritas diocesana di Firenze.
Come primo direttore di Caritas viene nominato mons. Vinicio del Perugia , che già ha fatto parte del primo direttorio della Caritas Italiana, guidato da mons. Giovanni Nervo. A coadiuvare mons. Del Perugia nel suo incarico, c'è ora un segretario, padre Antonio Marcantonio, francescano conventuale.
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Carità
La Caritas diocesana è l’organismo pastorale istituito dal Vescovo al fine di promuovere, anche in collaborazione con altri organismi, la testimonianza della carità della comunità ecclesiale diocesana, in tutte le sue articolazioni.
Cura
La Caritas diocesana promuove, in forme consone ai tempi ed ai bisogni, in vista dello sviluppo integrale dell’uomo, della giustizia sociale e della pace, con particolare attenzione agli ultimi e con prevalente funzione pedagogica.
Assistenza
La Caritas diocesana è lo strumento ufficiale della Diocesi per la promozione e il coordinamento delle iniziative caritative assistenziali.
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Direttore: Riccardo Bonechi
Tel.: 055 2763785
Email: riccardo.bonechi@caritasfirenze.it
Vicedirettore: Don Fabio Marella
Tel.: 055 2763784
Email: donfabiomarella@caritasfirenze.it
Segreteria: Lucia Cammilli
Tel.: 055 2763784
Email: segreteria@caritasfirenze.it
Per appuntamento o informazioni:
Tel.: 055 2763784
Email: segreteria@caritasfirenze.it
Dove ci trovi:
Piazza San Giovanni 3, 50123 Firenze
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Direttore: Marzio Mori
Tel.: 055 2763785
Email: mori@caritasfirenze.it
Vicedirettore: Don Fabio Marella
Tel.: 055 2763784
Email: donfabiomarella@caritasfirenze.it
Segreteria: Lucia Cammilli - Giuseppe Passaseo
Tel.: 055 2763784
Email: segreteria@caritasfirenze.it
Responsabile comunicazione: Santina Morciano
Tel.: 3341408446
Email: santina.morciano@caritasfirenze.it
Per appuntamento o informazioni:
Tel.: 055 2763784
Email: segreteria@caritasfirenze.it
Dove ci trovi:
Piazza San Giovanni 3, 50123 Firenze
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